Architetture civili
Architetture civili
- Palazzo Durazzo-Pallavicini. Sede del municipio, è ubicato nella centrale piazza Giacomo Matteotti, quest'ultima cuore del primario borgo medievale di Sestri Levante. Il palazzo fu eretto nella seconda metà del XVII secolo e conserva nella sala del consiglio, al secondo piano, un dipinto del pittore Francesco Bassano ritraente l'Adorazione dei Magi.
- Palazzo Fascie Rossi, nel centro storico, sede della biblioteca civica e dal 2013 del museo archeologico della città.
- Palazzo Durazzo-Cattaneo Della Volta. Già palazzo dei Doria, edificato alla metà del XV secolo, è una costruzione del XVIII secolo e conserva un'annessa e coeva cappelletta, opera di Giacomo Gaggini su commissione del proprietario Giuseppe Maria Durazzo nel 1725; alla lavorazione della cappella collaborò pure Gio Antonio Ricca. All'interno presenta diverse nicchie nei pilastri della cupola emisferica, quest'ultima ricoperta da squame policrome e sormontata da un lanternino, dove sono ubicate alcune statue in stucco dello stesso Gaggini raffiguranti i santi Gioacchino e Anna, sant'Elisabetta e san Giuseppe con Gesù Bambino.
- Palazzo Negrotto-Cambiaso.
- Villa Brignole-Balbi. Antica residenza gentilizia, fu edificata nel corso del XVII secolo presso il lungomare sestrese. Oggi convertita ad uso alberghiero, così come attigui palazzi nobiliari del viale, presenta nella proprietà interna un pregevole parco-giardino all'italiana.
- Villa Durazzo-Solari-Serlupi, ora Villa Rimassa. Edificata per volere di Cesare Durazzo, doge della Repubblica di Genova nel biennio 1665-1667, la villa ospitò nel febbraio del 1784 l'imperatore Giuseppe II. Risale all´Ottocento, ed è situata nei pressi di S.Stefano del Ponte. Di grande importanza sono le alberature, tra i quali spiccano i maestosi Cedri del Libano, Lecci e grandi Canfori. Si accede alla residenza patronale tramite ampie scalinate che portano anche al centro produttivo della stessa villa: un complesso di case coloniche
- Villa Sertorio.
- Villa Serlupi d'Ongran (o Villa Teca), già Spinola già Pallavicino.
- Castelli Gualino, oggi Hotel dei Castelli, sul promontorio di Sestri Levante. Si tratta di tre edifici in stile neo-medioevale edificati tra il 1925 e il 1929 dagli architetti Clemente e Michele Busiri Vici con la consulenza del critico d'arte Lionello Venturi, su committenza dell'industriale piemontese Riccardo Gualino. Il Castello dei Cipressi era destinato a residenza della famiglia Gualino, il Castello dei Lecci a foresteria, e il Castello delle Agavi a locale di servizio e alloggio della servitù. Furono trasformati in albergo nel 1950.
- Villa Fieschi con piccola cappella fondata nel 1270 dal cardinale Ottobono Fieschi, futuro papa Adriano V.
- Villa Pallavicini presso la frazione di Santa Vittoria di Libiola.
- Ponte medioevale, a schiena d'asino, sovrastante il torrente Gromolo tra l'abitato sestrese e Santo Stefano del Ponte.
- Cinque ponti in località Valle del Fico di probabile origine romana, restaurati nel medioevo, lungo il percorso che dalla cappella di San Sebastiano sale ai ruderi di Sant'Anna facente parte della via Emilia Scauri (successivamente chiamata Aurelia).
Architetture militari
Nei pressi del promontorio, dove oggi sorge il parco del Grand Hotel dei Castelli, sorgeva il castello eretto dalla Repubblica di Genova nel 1145. L'antica fortezza genovese fu in parte ricostruita nel 1440 e trasformata interamente in cimitero nel corso del 1810 fino alla sua completa demolizione nei primi anni del XX secolo.
Fu ancora la repubblica genovese, nel corso del XVI secolo, ad edificare nel centro storico sestrese una torre di difesa del borgo. Una costruzione difensiva, chiamata localmente come Torre dei Doganieri, che venne scoperta solamente nel 1951 a seguito di una violenta esplosione causata dallo scoppio di un deposito di esplosivo presso un locale adiacente. Il crollo di alcune case del centro storico, che oltre ai danni alle abitazioni provocò alcune vittime, fece emergere i resti ancora integri della torre medievale, inglobata nelle costruzioni, di cui non si aveva memoria fino a quel momento. Tolti i detriti, la piazzetta antistante la torre è intitolata a Dina Bellotti e situata nei pressi della chiesa di San Pietro in Vincoli. La Torre dei Doganieri, di proprietà comunale, è sede di eventi culturali, esposizioni e mostre.
Tra il 1925 e il 1928 verranno eretti i cosiddetti "Castelli Gualino" imitando l'antico stile medievale e ad oggi convertiti ad uso alberghiero; la struttura è collegata con il sottostante porticciolo mediante l'ausilio di un ascensore.